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Prodigi della musica per quattro stagioni educational. A Termoli il maestro Simone Genuini

E’ iniziata al Martur di Termoli la prima edizione del concorso musicale internazionale “I prodigi della musica per quattro stagioni educational”. Una iniziativa voluta dall’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Termoli in collaborazione con l’associazione Onde Serene. Circa seicento ragazzi si alterneranno agli strumenti davanti a una attenta commissione che nei primi due giorni sarà diretta dal maestro Simone Genuini, direttore stabile della JuniorOrchestra dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia a Roma. Un curriculum di spessore e collaborazioni di indubbia valenza alle spalle. Genuini si è subito messo a disposizione ringraziando tutti i ragazzi che si sono esibiti con i propri maestri in una gara musicale voluta proprio per le scuole.

I giovani musicisti arrivano non solo dal Molise ma anche dall’Abruzzo, Campania, Lazio, Umbria ed Emilia Romagna. Un modo per molti di loro di conoscere anche la costa molisana e l’incantevole spiaggia che offre la struttura Martur che li ospita in una sala ampia e luminosa e con vista mare. Presenti anche il commissario dell’Aast Remo Di Giandomenico e il presidente dell’associazione Onde Serene Pino Nese che hanno organizzato la manifestazione.

Orchestre ed esibizioni singole, fino a domenica Termoli sarà palcoscenico naturale di giovani talenti musicali. I Prodigi della musica per quattro stagioni educational segue il filone delle stagioni, dopo la prima sessione dedicata all’inverno e all’autunno, la seconda per le scuole che con la primavera si avvia all’estate.“E’ un grande piacere – ha detto il maestro Simone Genuini –  essere a Termoli per questa manifestazione, ho visto giovani molto motivati e presi dall’evento. Sarà un’occasione per far musica e ritrovarsi insieme e per loro, conoscere coetanei con i quali condividono passione e interesse per strumenti e musica.

L’esperienza orchestrale ha di per sè un valore aggiunto, è una espereinza unica. Consiglio a tutti questi ragazzi di avere una forte energia che poi si alimenta con il tempo e con i risultati e la curiosità per la musica. Imparare non solo ad ascoltare se stessi ma, imparare ad ascoltare gli altri. Si apprende grazie a ciò che si percepisce dagli altri e da nuovi orizzonti. Consiglio tanta energia e suggerisco di imparare ad ascoltare gli altri. Ci sono giovanissimi che mostrano un’esuberanza e uno slancio particolare fin da giovani nel saper suonare. Li osservi, li ascolti e li guardi e lo capisci. Ma il vero talento non è l’abilità nel saper suonare da giovaani, il vero talento è saper ascoltare se stessi e rimanere del tempo con se stessi. La chiamo ripetizione orientata, bisogna ripetere per poter apprendere. Nella musica la ripresa va orientata nella direzione di una crescita progressiva.

Questo è il talento, saper comprendere e saper stare con se stessi. Saper mettere passione e giusta energia nello studio di uno strumento. Questo lo ritengo il più grande talento”.